Il pistacchio è un frutto molto pregiato è uno dei più antichi alberi coltivati dall’uomo è uno dei più antichi alberi coltivati dall’uomo In Palestina, e in genere nel Medio Oriente, si dice sia usato da oltre 10mila anni.

I pistacchi arrivano in Grecia nel IV a.C. con Alessandro Magno. Qualche secolo più tardi, sotto l’imperatore Tiberio, i pistacchi varcarono il Mediterraneo ed approdarono in Italia e Spagna, ma fu solo a metà 800, quando gli arabi conquistarono la Sicilia sottraendola ai bizantini, che il pistacchio trovò il suo angolo particolare, alle falde dell’Etna, nel territorio di Bronte. È così che nasce il pistacchio di Bronte, la cui notorietà è cresciuta enormemente negli anni e, di conseguenza, anche la richiesta.

Nel 2009, il pistacchio di Bronte ha ottenuto la Denominazione di origine protetta DOP.

Il pistacchio di Bronte deve le sue caratteristiche pregiate e uniche al suo territorio: evidente è lo straordinario connubio tra la pianta e il terreno lavico che, concimato continuamente dalle ceneri vulcaniche, dà origine a un frutto che, dal punto di vista del gusto e dell’aroma, supera come qualità la restante produzione mondiale.

La caratteristica di maggior importanza del pistacchio di Bronte riguarda il contenuto di clorofilla, superiore ad altri tipi di pistacchio, ed è a questo che si deve il suo colore verde intenso. Inoltre, il sapore è nettamente più deciso, grazie alle caratteristiche del terreno, ricco di sostanze minerali anche per via delle frequenti colate laviche dell’Etna.

Il Pistacchio di Bronte è dolce, delicato, aromatico.